Breaking News: Prima della partita Roma, Calzona ammette che il Napoli sta vivendo “più problemi di quanto previsto”.

L’allenatore del Napoli Francesco Calzona ha ammesso la responsabilità per la povera forma del club ma ha invitato i giocatori a mostrare “motivazione e orgoglio” nel loro imminente scontro con la Roma.

 

Il Partenopei non è stato in grado di generare alcuna coerenza da quando l’allenatore slovacco è arrivato a febbraio, guadagnando solo tre vittorie nelle sue prime nove partite in Serie A. La loro ultima sconfitta fu un’infuriante perdita 1-0 contro l’Empoli.

Si prevede che Calzona lascerà Napoli quando scadrà il suo contratto alla fine di giugno, permettendo a Aurelio De Laurentiis di portare un sostituto. Un certo numero di possibili candidati sono stati collegati al lavoro, tra cui Gian Piero Gasperini e Antonio Conte.

Calzona si assume la responsabilità

 

Parlando in una conferenza stampa via TMW, Calzona ha prima riflettuto sulle recenti difficoltà di Napoli e se si aspetta una reazione.

 

Fino ad ora abbiamo sempre creato molto facendo gol, ma il risultato di Empoli ci ha detto che avevamo anche problemi offensivi.

“Ho sottolineato questo ai ragazzi che erano molto disperati, ma abbiamo il dovere di lavorare sul campo e cercare di migliorare e finire la stagione nel migliore dei modi, lo dobbiamo alla città.

“L’allenamento è andato bene, abbiamo iniziato sottomesso ma era prevedibile, siamo cresciuti, oggi ho visto che anche il giusto entusiasmo è tornato. Dobbiamo assumerci la responsabilità, per questo sono qui, prima e soprattutto devo prenderla, poi vanno sul campo, e spero che questo orgoglio esca.

Giochiamo contro una squadra in ottima condizione, stanno facendo molto bene, hanno vinto anche ieri, e mi aspetto una grande partita per motivazione e orgoglio.”

È stato interrogato sulla lotta per un posto in Champions League.

“Abbiamo buttato via le opportunità per tornare negli importanti punti di campionato, ma ora non possiamo fare piani e dobbiamo pensare gioco dopo gioco.

 

“Il nostro futuro non dipende più da noi, ma anche dai nostri avversari e ho chiesto ai ragazzi di pensare solo ai Rom e poi vedremo cosa uscirà.”

 

Calzona ha toccato quello che vuole vedere contro il Napoli.

“Voglio vedere le prestazioni, sia in possesso che in assenza, dei giocatori che inseguono gli avversari con rabbia, cosa che è mancata ultimamente.

“Spero di vederlo, con la performance vengono anche i risultati, voglio vedere il carattere, il desiderio di vincere la partita.”

Gli è stato chiesto se due giorni di ritiro sarebbero stati sufficienti per rompere il blocco mentale.

“No, due giorni di ritiro sono previsti perché dobbiamo stare insieme il più possibile. E’ una scelta concordata con il club, sono d’accordo, stare lontano dalla famiglia può farti capire che siamo scomparsi a Empoli in molti modi, il ritiro è solo per essere insieme, non punitivo, ma produttivo”.

 

Calzona ha parlato delle difficoltà della sua difesa con le palle lunghe e delle critiche dei tifosi.

“È un problema di difesa del gol, non di palle lunghe, abbiamo anche concesso gol bassi con palle poste dietro, vedi con l’Inter. Abbiamo concesso gol uno contro uno, come Djuric, con Cerri c’erano due di noi ma male posizionati.

“E’ una questione di posizionamento, ma come a Milano non c’erano intermediari da coprire, e lavoriamo sodo su questo. Ci manca il desiderio di non concedere obiettivi, dipende non solo dai difensori, ma anche dalla squadra.

“Non ho parole, sono sempre presente alle partite lontane, a casa è sempre pieno, non ha senso chiedere ai tifosi di appoggiarci, dobbiamo spingerli a sostenerci. Mi dispiace vedere lo stadio e le nostre sezioni piene e si svolge sotto lo standard, mi preoccupa molto.”

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